A due passi da Sanremo, in provincia d’Imperia, si trova Bussana Vecchia. L’incredibile borgo di artisti nato sulle rovine di un paese che venne abbandonato molti anni fa a causa di un terremoto. Nel 1887 un violento terremoto danneggiò il borgo; il paese lentamente si svuotò e per oltre 60 anni fu un paese fantasma fino quando un gruppo di artisti non cominciò a ripopolarlo. Bussana Vecchia si trova nell’interno della Liguria a due passi da Sanremo di cui è frazione, in provincia di Imperia. Oggi è conosciuta come un borgo di artisti nato sulle rovine di un borgo abbandonato, famosa per le sue case colorate, per le installazioni e per i piccoli atelier in cui comprare oggetti artistici ed opere d’arte.
Oggi, nonostante sia molto cambiata rispetto agli anni 60, Bussana Vecchia rimane un luogo magico ed un laboratorio d’arte a cielo aperto. Nelle stradine e nei vicoletti è possibile ammirare botteghe ed atelier che sorgono nelle belle costruzioni in pietra. Molto suggestiva da visitare è la vecchia chiesa di Sant’Egidio che non fu mai ristrutturata e che ancora conserva le tracce di quelli che erano gli stucchi e le pitture originarie.
Storia
Il paese parrebbe essere stato fondato in epoca romana, con originario nome di Armedina o Armedana; è tuttavia solo nel VII secolo che si hanno le prime evidenze di una presenza stabile; in seguito ad invasioni longobarde la popolazione decide di muoversi nella sottostante Valle Armea, dove resta fino al X secolo quando le frequenti invasioni saracene spingono a muoversi nuovamente in posti più elevati e facilmente difendibili. Inizia quindi l’edificazione spontanea delle prime strutture difensive sulla collina sovrastante. Almeno dall’inizio del XI secolo Bussana Vecchia cade sotto il controllo dei Conti di Ventimiglia, che provvedono all’edificazione di un primo castello a scopo difensivo. Nel XIII secolo il paese viene acquistato dalla Repubblica di Genova, che tuttavia lascia una relativa indipendenza ai circa 250 abitanti di Bussana Vecchia. Nel frattempo l’originale castello perde la propria funzione difensiva, per passare a struttura residenziale. L’annessa cappella continua a fungere da luogo di culto per gli abitanti del paese. A partire dal XV secolo inizia uno sviluppo edilizio del paese, accompagnato a un forte incremento demografico: nel 1404 viene completata la prima chiesa, edificata sui resti di una precedente, e viene dedicata a Sant’Egidio. Contemporaneamente le abitazioni, edificate secondo lo stile romano con pietre squadrate, iniziano ad essere realizzate con le pietre stondate provenienti dalle vicine spiagge rocciose. L’originario castello, abbandonato, è oramai in rovina.
Nel XVI secolo il paese si allarga alla zona sud-est, ed è a questo periodo che risalgono quasi tutte le costruzioni presenti nel paese. Nel 1505 vengono completati i lavori alla chiesa di Sant’Egidio, che acquista due navate laterali. Diventa sempre più evidente la struttura “a pigna”, tipica dei villaggi edificati su terreni molto scoscesi, ad esempio, nel nucleo originario di Sanremo. Il XVII secolo vede la completa rivisitazione della chiesa, che dallo stile romanico originale passa al barocco. Vengono quindi rimosse le colonne che delimitavano le due navate, e sulle pareti vengono aggiunte sei cappelle con altare. Le decorazioni vengono affidate ad un giovane pittore di Osteno (lago di Lugano), Gerolamo Comanedi, che dedicherà l’intera vita ad apporre stucchi, fregi e pitture di buon livello. La vita nel paese prosegue relativamente tranquilla, tanto che nel corso dei due secoli seguenti il borgo resta sostanzialmente immutato. La popolazione è prevalentemente rurale, vive di agricoltura, di coltivazione di olivi e agrumi (su terreni disposti in terrazzamenti), e di piccolo allevamento. La vita religiosa assume un ruolo sempre maggiore, tanto che la chiesa viene ulteriormente decorata e restaurata.
A partire dal XIX secolo cominciano ad aversi i primi sentori della pericolosità del luogo, ancora considerato zona a rischio sismico. Si cominciano a verificare i primi terremoti di un certo rilievo (nel 1831, 1851 e 1854), tanto che la popolazione decide di rinforzare gli edifici esistenti introducendo i tipici archetti che collegano, all’altezza del primo o del secondo piano, le abitazioni che si affacciano da lati opposti degli stretti carrugi di Bussana Vecchia.
Da vedere
Il paese è visitabile interamente a piedi in circa un’ora. Tuttavia una delle maggiori attrattive è rappresentata dalle caratteristiche botteghe e gli atelier degli artisti, aperte un po’ ovunque nel borgo.
La vecchia chiesa di Sant’Egidio, mai ristrutturata, mostra ancora tracce di quelli che erano gli stucchi e le pitture originarie; è visitabile solo dall’esterno, in quanto pericolante. Il campanile della chiesa è miracolosamente scampato al sisma, e viene visto dagli abitanti di Bussana Vecchia come il simbolo del paese.
L’Oratorio di Giovanni Battista posto nella zona est del paese è anch’esso visitabile solo dall’esterno.
Come arrivare
Bussana Vecchia è raggiungibile uscendo dall’Autostrada A10 “dei Fiori” al casello autostradale di Sanremo Est / Arma di Taggia, quindi percorrere l’Aurelia bis fino all’uscita della Valle Armea, e seguire le indicazioni per Bussana/Bussana Vecchia.
Dalla via Aurelia, all’altezza della Valle Armea, seguire le indicazioni per Bussana e quindi Bussana Vecchia.
Il paese è percorribile solo a piedi, quindi è necessario parcheggiare fuori dal paese: i parcheggi sono solo lungo la strada.
Riferimenti