DAL RIGASSIFICATORE UN AIUTO IN PIÙ ALL’AMBIENTE

Il terminal galleggiante di LNG Toscana è stato autorizzato a incrementare la sua capacità dagli attuali 3,75 miliardi fino a 5 miliardi di metri cubi annui.

APPROFONDIMENTO
Enzo Millepiedi
DAL RIGASSIFICATORE UN AIUTO IN PIÙ ALL’AMBIENTE

Il terminal galleggiante di LNG Toscana è stato autorizzato a incrementare la sua capacità dagli attuali 3,75 miliardi fino a 5 miliardi di metri cubi annui.

Sappiamo tutti quanto il costo energetico riverberi i suoi effetti, fortemente negativi, sulla macroeconomia italiana (e europea), a causa dell’inflazione che continua a mordere, anche se in progressiva ma lenta riduzione, i bilanci delle imprese e delle famiglie, soprattutto quelle meno abbienti, per il ritardato rientro dell’extra costo sulla lista della spesa alimentare.

Ma ora, che è rientrato l’allarme e si è ridimensionata la paura degli approvvigionamenti, anche l’aspetto ambientale può tornare ad avere pieno il suo diritto di cittadinanza, affievolito dall’emergenza, nel percorso verso la transizione ecologica che, come si è sempre ricordato, deve andare di pari passo con quella economica e con quella sociale.

Ebbene rientrano in questa strategia i rigassificatori. E’ ben nota la tormentata vicenda di Piombino chiamata con Ravenna, a rafforzare gli approvvigionamenti di energia al momento più pulita attraverso i gasdotti, il terminal Snam di Panigaglia, nel Golfo della Spezia che sta lavorando al massimo delle sue capacità e dando così una mano all’economia portuale e logistica, e l’Olt Offshore LNG Toscana nel mare tra Livorno e Pisa.

Olt di Livorno che ha ricevuto l’autorizzazione per l’incremento della capacità di rigassificazione annuale che passa dagli attuali 3,75 miliardi fino a 5 miliardi di standard metri cubi annui.

Grazie al decreto dello scorso 26 maggio emesso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e d’Intesa con la Regione Toscana,l’ OLT potrà inoltre ricevere fino a 122 navi bettoline all’anno per svolgere il servizio Small Scale LNG (gas naturale liquefatto).

Giovanni Giorgi, presidente Olt Offshore Toscana

E’ evidente che l’incremento della capacità di rigassificazione del Terminal Toscana rientra nella più ampia strategia nazionale legata all’emergenza energetica europea che ha caratterizzato il 2022 e in linea con quanto sancito dal REPowerEU.

Da parte della società si è confermato che comunque che l’aumento di capacità non comporta modifiche impiantistiche, ma un maggiore utilizzo dell’impianto esistente con incremento dei quantitativi di GNL scaricati e rigassificati.

La capacità di rigassificazione aggiuntiva sarà disponibile a partire dal prossimo Anno Termico e sarà assegnata secondo le modalità previste dal Codice di Rigassificazione di OLT.

Come specificato, il decreto ministeriale autorizza anche l’aumento fino a 122 navi Small Scale LNG carriers (SSLNGc) all’anno per il servizio di Small Scale LNG.

Così anche dal punto di vista della compatibilità ecologica, come detto, il nuovo servizio, per il quale l’adeguamento impiantistico è stato completato, consentirà di caricare il gas naturale liquefatto direttamente su piccole navi metaniere che a loro volta potranno rifornire le navi a GNL o consegnarlo ai depositi costieri, all’interno dei porti del Mediterraneo. L’avvio della fase commerciale è previsto a breve.

Ha commentato. in una nota della società, Giovanni Giorgi, Amministratore Delegato di OLT Offshore LNG Toscana: “A quasi 10 anni dall’avvio dell’operatività del Terminale possiamo, con orgoglio, iniziare un nuovo capitolo della nostra storia. Grazie all’aumento della capacità di rigassificazione autorizzata e all’incremento del numero di accosti delle bettoline, nell’ambito del nuovo servizio di Small Scale LNG, FSRU Toscana potrà accrescere ulteriormente il proprio contributo alla diversificazione e alla sicurezza degli approvvigionamenti. Gestiamo un’infrastruttura sicura e performante, che negli anni ha sostenuto il sistema energetico italiano senza mai derogare ai più stringenti obiettivi di sicurezza e sostenibilità ambientale e sociale”.

Va ricordato che l OLT Offshore LNG Toscanasocietà controllata da Snam e Igneo Infrastructure Partners, detiene la proprietà e la gestione commerciale del terminal galleggiante di rigassificazione FSRU Toscana, ormeggiato a circa 22 chilometri al largo delle coste tra Livorno e Pisa. L’impianto è connesso alla rete nazionale attraverso un gasdotto di 36,5 chilometri realizzato e gestito da Snam, di cui: 29,5 chilometri in mare, 5 km nel Canale Scolmatore e i restanti 2chilometri sulla terraferma. Il Terminal, come detto, ha ora una capacità di rigassificazione massima autorizzata di 5 miliardi di metri cubi annui.