Programma Nazionale Equità e Salute 2021-2027, questo il nome del grande piano approvato a novembre 2022 dalla Commissione Europea per rafforzare i servizi socio-sanitari e renderne più semplice l’accesso ai cittadini, soprattutto a quelli che versano in condizioni di disagio, in 7 aree del Mezzogiorno italiano: Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Campania, Sardegna e Sicilia.
In queste aree infatti si sono registrate, rispetto al resto del Paese, maggiori difficoltà sia finanziarie che organizzative nella gestione di tali servizi e di conseguenza minori livelli di soddisfacimento degli standard definiti a livello nazionale, i cosiddetti LEA, Livelli Essenziali di Assistenza.
Il programma, che al momento conta di una dotazione finanziaria totale di 625 milioni di euro di cui 375 provenienti dal Fondo Sociale Europeo Plus e 250 dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, andrebbe ad agire su 4 aree di intervento:
- Cura della salute mentale: attivazione di Progetti Terapeutici Riabilitativi Personalizzati (PTRP) che hanno l’obiettivo di restituire centralità alla persona e ai suoi bisogni, tramite la sua presa in carico. Gli interventi saranno realizzati in co-progettazione tra Asl e Enti del Terzo settore. Inoltre, budget permettendo, potrebbe essere previsto un contributo economico per il sostegno abitativo degli assistiti.
Per questa area sono previsti 145 milioni di euro.
- Maggiore copertura degli screening oncologici: ampliare la base delle persone che aderiscono ai principali screening nazionali – cancro alla mammella, al colon retto e al collo dell’utero. Per intercettare quante più persone possibili, la proposta è quella di implementare i punti di screening sparsi sui vari territori.
Per questa area sono previsti 76 milioni di euro.
- Il genere al centro della cura: rafforzare tutti quei servizi sanitari rdlativi alle principali patologie connesse al genere. Si interverrà quindi, in modo particolare, sulla rete dei consultori familiari.
- Contrastare la povertà sanitaria: favorire l’accesso ai servizi socio-sanitari a tutte quelle persone vulnerabili da un punto di vista socio-economico, attraverso tre paradigmi che sono quello della sanità pubblica di prossimità, dell’inclusione attiva e dell’integrazione socio-sanitaria. Quindi vengono proposte prestazioni sanitarie in extra-moenia e attività di outreaching anche attraverso ambulatori mobili, per raggiungere tutta quella fetta di popolazione solitamente invisibile ai servizi.
Il programma, che si inserisce tra le scelte politiche portate a casa dal precedente governo, ha già calendarizzato due primi progetti prioritari per il 2024, che sono relativamente quello dell’incremento degli screening oncologici e quello dei progetti terapeutico riabilitativi personalizzati.