GLIFOSATO NELLE URINE, POSSIBILE MARCATORE DEL CANCRO

Potrebbe esserci una correlazione tra glifosato, uno degli erbicidi più utilizzati al mondo, e il cancro.

SALUTE
Rosaria Benini
GLIFOSATO NELLE URINE, POSSIBILE MARCATORE DEL CANCRO

Potrebbe esserci una correlazione tra glifosato, uno degli erbicidi più utilizzati al mondo, e il cancro.

Il Glifosato è uno degli erbicidi più conosciuti al mondo; introdotto in agricoltura negli anni 70 dalla Monsanto, esso sembra aumentare la resa per ettaro di coltivazione, riducendo l’impegno dell’agricoltore. Il dibattito sulla nocività o meno del Glifosato, è tutt’ora in corso. Negli anni molti Stati, come la Francia, si sono prefissati di ridurne l’utilizzo in agricoltura, fino ad eliminarlo completamente. Altri, come l’Olanda, ne hanno vietato la vendita ai privati.

In linea generale, l’Unione Europea aveva approvato l’utilizzo dell’erbicida dal 2017 allo scorso 15 dicembre 2022, seppur con alcune limitazioni. Ma allo scadere di tale data, mancando un accordo tra gli Stati Membri sulla sua presunta o meno nocività per l’uomo, ha prorogato l’autorizzazione all’uso sino al 15 dicembre 2023.

La proroga è dovuta al ritardo dell’elaborazione da parte dell’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, delle valutazioni scientifiche inerenti l’impatto dell’erbicida sulla salute. Nel frattempo, poche settimane fa, è stato pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute, uno studio finanziato dal governo USA, che evidenzia come livelli elevati di glifosato nelle urine della popolazione, possano essere correlati all’insorgenza di cancro.

L’associazione è dovuta al fatto che livelli alti di glifosato nelle urine provochino nell’individuo uno stress ossidativo considerato uno dei marcatori del cancro. Questi livelli alti sono rintracciabili nel caso di esposizione professionale o di esposizione prolungata alla sostanza.
Per esposizione prolungata si intende l’assunzione nel tempo di cibi o acque contaminate dall’erbicida. Oltretutto, potrebbe esserci correlazione non solo con l’insorgenza del cancro, ma anche di altre malattie come diabete, malattie cardiache e infertilità nell’uomo.

Se negli anni le accuse di cancerogenicità del glifosato erano state avanzate dopo test su animali e in vitro, lo studio in questione ha sottoposto ad esame le urine di 268 agricoltori esposti professionalmente e 100 non agricoltori selezionati per età e area geografica, dimostrando che lo stress ossidativo era più alto in coloro che erano stati esposti all’erbicida sino al giorno precedente.
Tuttavia, mentre gli studi che accertano la correlazione tra esposizione al glifosato e stress ossidativo negli animali sono tanti, quelli sulla correlazione uomo, stress ossidativo e glifosato sono al momento pochi.