IMPRENDITORI E MECENATI, IL MODELLO POLLICASTRO

In Puglia nel cuore della Lecce barocca, a pochi passi dalla Cattedrale, lo straordinario recupero di un antico edificio in disuso nel segno dell’ecosostenibilità e del rispetto della storia.

TURISMO
Alessandro Marinelli
IMPRENDITORI E MECENATI, IL MODELLO POLLICASTRO

In Puglia nel cuore della Lecce barocca, a pochi passi dalla Cattedrale, lo straordinario recupero di un antico edificio in disuso nel segno dell’ecosostenibilità e del rispetto della storia.

La bellezza dei luoghi è strettamente legata alla cura che le generazioni, nel corso del tempo, mettono per salvaguardarne la storia. Cura e sensibilità che, soprattutto oggi in un mondo alle prese con una pandemia globale che ha riportato l’umanità a riflettere sul rispetto dell’ambiente e sull’ecosostenibilità, diventano fondamentali nella conservazione dei più fieri testimoni delle città d’arte. Ed è proprio all’insegna di questi principi che a Lecce, città nota per i suoi edifici in stile barocco, è stato portato a termine il restauro di un magnifico edificio a pochi passi dalla maestosa cattedrale Maria Santissima Assunta.

Il passato leggendario e misterioso dell’antico palazzo del 1508 (Palazzo dei Perroni) che oggi ospita il Pollicastro Boutique Hotel, inaugurato da un paio di mesi, dopo anni di abbandono finalmente è stato restituito alla città con un lungo e puntuale lavoro di restauro conservativo.
“Ogni piccolo dettaglio – spiega Fernando Miglietta proprietario del Palazzo – è stato rispettato e tutte le dotazioni che permettono oggi di avere i più moderni comfort e di garantire servizi di livello alto non hanno alterato l’identità del luogo, anzi ne hanno esaltato l’essenza più profonda. I materiali scelti sono quelli che riconosciamo nella nostra terra: la pietra, il ferro e il legno che aprono la strada a preziosi marmi e ottoni. Un culto della bellezza che arriva da lontano e si ripropone in tutta la sua eleganza senza tempo”.

Un esempio di questo recupero che non ha alterato bellezza e luoghi, e per comprenderlo nulla di più facile che visitare la struttura. “Le due antiche “supine” – racconta il proprietario indicando quelle che di fatto erano le antenate del porticato – sono oggi le nostre suite in terrazza. Una di queste stanze da letto si svela in un cortile privato che ha una vasca in marmo sotto una pergola. Si tratta di spazi che un tempo erano i locali di servizio del palazzo e dove si faceva il bucato. Oggi invece sono diventati ambienti esclusivi dove trascorrere momenti speciali. Le grandi finestre di un tempo affacciano sul barocco delle costruzioni circostanti, con i riflessi gialli della pietra leccese e nel cuore della città. All’interno i pezzi che rendono
Pollicastro unico nel suo genere e contribuiscono a definirlo un boutique hotel sono in effetti oggetti unici ideati e realizzati a mano da mio padre”.

Uno sguardo particolare è da riservare alla suite ottagonale: basta alzare gli occhi per scoprire un soffitto cinquecentesco di otto lunette, motivo proprio del suo nome, che vengono esaltate dai giochi di luce sulla pietra naturale. Uno spazio dove il tempo del relax diventa prezioso nell’ampio letto ovoidale o davanti al camino in pietra oppure nel godere della vista dall’affaccio sul centro storico di una città che abbaglia per luminosità. Oppure immergendosi nell’acqua rigenerante della grande vasca. Qui il tempo sospeso della chiusura forzata imposta dalla pandemia, è stato usato per portare avanti una filosofia di ristrutturazione che ha visto, non solo un grande restauro conservativo, ma anche un drastico lavoro di ristrutturazione. Ma proiettato al futuro dove innovazione, tecnologia e anche buon senso hanno caratterizzato un recupero capace di restituire un habitat green e che ha trasformato questo palazzo del XIII secolo, in totale disuso,
in una struttura ricettiva curatissima sia sotto il profilo architettonico che sotto quello dell’accoglienza. In questo luogo sono riusciti, nel rispetto della storia e del territorio, a celebrare l’incontro millenario tra la cultura greca e quella salentina. Ma puntando dritto a un nuovo modo di intendere l’accoglienza alberghiera: tra uno stargate nella storia e quelle esperienze autentiche, locali ed enogastronomiche che rappresentano il meglio del nostro Paese. I “tesori” abbandonati dell’Italia sono tanti, Pollicastro è senza dubbio un modello di recupero e valorizzazione a cui guardare con interesse.