Andare a caccia di microplastiche con il kajak, per dare una mano alla scienza. Succede nel golfo ligure da circa un anno, ed è un progetto scientifico particolarmente innovativo, che coinvolge gli sportivi, tanti i giovani, che abitano in zone marine. ‘Il progetto Micro Plastic Hunter è un esperimento di citizen science, in cui coinvolgiamo i cittadini per una finalità scientifica che è quella di raccogliere quanti più campioni di microplastiche è possibile, per studiare questi materiali dannosi per l’ambiente e per l’uomo– spiega Francesca Garaventa, ricercatrice dell’Istituto per lo studio degli impatti antropici e la sostenibilità in ambiente marino (Ias) del Cnr – con questo sistema non solo ampliamo la quantità di dati a disposizione ma anche l’area di indagine perché riusciamo ad arrivare sotto costa e in aree protette. Infine un aspetto molto importante è che comunichiamo un messaggio e cioè che le persone possono essere parte del processo scientifico e contribuire a indagarlo e risolverlo”.
Non sono più i tempi in cui la scienza guardava con diffidenza, se non con chiusura, all’apertura alla comunità. Prova ne sia che Micro Plastic Hunter è stato di recente presentato come best practice alla GenOa week 2022, rassegna dell’università di Genova, come esempio virtuoso di sinergia tra società e istituzioni. Il kajak non è scelto a caso, è una imbarcazione che presta più di altre alla riuscita dell’obiettivo di raccogliere i campioni. “Spesso le barche adoperate per fare i campionamenti con l’uso della manta (un telaio specifico per microplastiche, ndr) sono troppo grandi per campionare nei pressi della costa o delle insenature – continua Garaventa – con i kajak dotati di reti manta più piccole, appositamente studiate, è possibile raggiungere questi luoghi. Ovviamente, per far sì che il coinvolgimento del cittadino abbia valore scientifico, è necessario che il campionamento venga eseguito in base a standard precisi“.
Tanti i soggetti che contribuiscono alla riuscita dell’iniziativa insieme all’istituto del Cnr e sono Guardia costiera ausiliaria, Lega navale italiana, Marevivo, OutBe, Outdoor Portofino. Le opportunità per partecipare sono aperte a tutti, unico requisito richiesto è saper nuotare. Gli eventi sono segnalati nel sito del progetto.