LA MISSIONE 6 DEL PNRR, STRATEGIE PER LA SALUTE DEL PAESE

Riuscire ad affrontare le criticità emerse durante la Pandemia Covid-19 e indirizzare gli investimenti del PNRR non è impresa da poco. Un “libro bianco” messo a punto da Cergas e SDA Bocconi con delle linee di indirizzo per future policy sanitarie.

SALUTE
Cristina Nati
LA MISSIONE 6 DEL PNRR, STRATEGIE PER LA SALUTE DEL PAESE

Riuscire ad affrontare le criticità emerse durante la Pandemia Covid-19 e indirizzare gli investimenti del PNRR non è impresa da poco. Un “libro bianco” messo a punto da Cergas e SDA Bocconi con delle linee di indirizzo per future policy sanitarie.

Non c’è dubbio che il Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza (PNRR) sia un documento di alta visione e di allocazione di importanti risorse di investimento per il Servizio sanitario nazionale. Soldi però che dovranno essere utilizzarti non solo per migliorarne l’efficacia e l’efficienza, ma che dovranno avere un ruolo determinante nel diminuire le disuguaglianze di accesso al sistema salute.

L’intervento per la Missione Salute, la numero 6, ha un finanziamento complessivo di 15,63 miliardi di euro e a questi vanno aggiunte inoltre le risorse del REACT-EU e del Fondo Nazionale Complementare per ulteriori 4,6 miliardi. Un totale di 20,22 miliardi che dovranno essere spesi nel periodo 2021-2026, ma il successo della Missione si misurerà non solo da un punto di vista economico, ma attraverso la capacità di una riforma che definisca un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico. E anche, se non soprattutto, sul suo impatto sociale e su come le risorse saranno allocate in tal senso.

In quest’ottica è nato il progetto di ricerca a cura di CERGAS – SDA Bocconi che ha dato vita a un vero e proprio “Libro bianco” sui temi della sanità del futuro e in cui sono stati coinvolti i principali stakeholder del SSN per affrontare le criticità emerse durante la Pandemia Covid-19 e indirizzare gli investimenti del PNRR. Le linee di indirizzo per le future policy e le scelte manageriali si sono focalizzate su tre macro-aree: Politiche del personale, Sanità digitale per l’innovazione dei processi di cura e Utilizzo dei Big Data con finalità di analisi e programmazione sanitaria.

L’impatto della pandemia sul Sistema Sanitario Nazionale ha fatto emergere con drammatica evidenza nodi e problematiche preesistenti, rivelando l’urgenza di un profondo ripensamento del settore e al contempo evidenziando le straordinarie potenzialità offerte dall’innovazione tecnologica e dalla digitalizzazione, dall’utilizzo sempre più massiccio della telemedicina alla centralità dei Big Data in ambito clinico e sanitario.

L’esigenza di pianificare una sanità in grado di rispondere pienamente ai nuovi bisogni dei cittadini del futuro, cogliendo al meglio le opportunità emerse e insieme con l’obiettivo di sfruttare appieno le possibilità di sviluppo offerte dal PNRR, ha guidato il progetto di ricerca ideato da Planning – società da oltre 30 anni specializzata nell’organizzazione di eventi e attività formative nel settore medico-scientifico – e a cura di CERGAS – SDA Bocconi sotto la Direzione Scientifica del Professor Francesco Longo, Docente di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche presso l’Università Bocconi, e con la partecipazione del Prof. Mario Del Vecchio, della dott.ssa Paola Boscolo e del dott. Marco Sartirana, ricercatori CERGAS.

Un percorso iniziato a fine 2020, che ha visto coinvolti i principali stakeholder del Sistema Sanitario Nazionale, con l’obiettivo di affrontarne le criticità emerse durante la Pandemia Covid-19 e indirizzare gli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: il risultato dei mesi di incontri e tavoli di confronto ai quali hanno preso parte oltre 50 delegati da Ministeri, Enti, Istituzioni e imprese, verrà presentato il 5 novembre 2021, a una platea di circa 250 tra policy e decision makers della sanità italiana, nell’ambito della giornata “Area Sanità. Strategie per la salute del Paese” in programma a Palazzo re Enzo a Bologna e in streaming. Il progetto si avvale della collaborazione del Ministero per la Salute, del Miur, del Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Transizione Digitale.

“Le politiche del personale e il tema della formazione per le competenze professionali e tecnologiche degli operatori sanitari del futuro rappresentano infatti uno dei temi emersi con maggiore evidenza e urgenza dalla ricerca – commenta Simona Fontana, Project Manager dell’evento – Il Ministero dell’Istruzione e quello dell’Università e Ricerca sono ovviamente gli interlocutori privilegiati per lo sviluppo delle future policy di formazione, gestione e reclutamento del personale.  Insieme a digitale e big data in sanità, il lavoro sarà al centro del libro bianco che presenteremo per tracciare modelli e soluzioni per la sanità italiana del futuro. Sono già oltre 100 gli ospiti confermati: un dato che ci rende orgogliosi e che conferma il grande interesse che gli argomenti trattati rivestono per il Paese”.

Il White Paper, indirizzato in particolar modo alle istituzioni, alle aziende sanitarie e alle associazioni di categoria, intende fornire un quadro delle criticità e delle esigenze della sanità del futuro, facendo sintesi delle prospettive dei diversi stakeholders anche sulla base di esperienze positive che il Sistema Sanitario Nazionale e le aziende hanno saputo mettere in campo per affrontare la pandemia da SARS-CoV-2. Le linee di indirizzo per le future policy e le scelte manageriali si sono focalizzate su tre macro-aree: Politiche del personale, Sanità digitale per l’innovazione dei processi di cura e Utilizzo dei Big data con finalità di analisi e programmazione sanitaria.

Il filone di ricerca sulle Politiche del personale approfondisce tre ambiti: le competenze professionali e tecnologiche per la sanità del futuro, la flessibilità nelle forme di reclutamento e impiego all’interno delle aziende del Sistema Sanitario Nazionale, e la gestione e sviluppo del capitale professionale. Il focus sulle Tecnologie digitali per l’innovazione dei processi di cura si concentra sulla Telemedicina, che nel corso della pandemia ha conosciuto un balzo in avanti estremamente significativo, sulle sue ricadute, anche nell’ambito del rapporto medico paziente, sulla digitalizzazione dei sistemi organizzativi e sull’ambito di sviluppo delle Digital Therapeutics. Temi cui si lega l’ultima macro-area, quella dedicata all’utilizzo dei Big Data ai fini di analisi e programmazione sanitaria, tentando di tracciare le prospettive di sviluppo futuro, che vanno dalla necessità di formazione continua per l’analisi dei dati a quella di attrarre nuovi investimenti alla gestione delle criticità rispetto all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale in medicina.

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