NON SIAMO TUTTI UGUALI

I racconti del prof. Stefano Grifoni: ogni riferimento a fatti e personaggi non è puramente casuale.

RUBRICA
Stefano Grifoni
NON SIAMO TUTTI UGUALI

I racconti del prof. Stefano Grifoni: ogni riferimento a fatti e personaggi non è puramente casuale.

Marco arrivò in Pronto soccorso portato con l’ambulanza di urgenza dal centro sangue dove  aveva avuto una grave reazione alla trasfusione di  globuli rossi. Appena messo l’ago nelle vena e  iniziato la terapia aveva avuto improvvisamente una forte nausea, brividi a tutto il corpo e febbre alta. Quando entrò nella stanza delle emergenze il suo cuore batteva forte, aveva palpitazioni e dolori lombari. “Sto malissimo dottore, mi hanno trasfuso del sangue sbagliato probabilmente”. “Ha fatto tutta la sacca di sangue?” – chiese il dottore.

“Non  mi sembra, appena sono cominciati i disturbi i dottori si sono subito allertanti e mi hanno mandato qui da lei. Ma cosa è successo dottore?”. “È successo che i globuli rossi della sacca  non erano compatibili con i suoi per un errore. Trasfondendo una sacca di un gruppo ABO sbagliato si verifica  una rottura dei globuli rossi all’interno dei vasi sanguigni di chi riceve il sangue come è successo a lei Marco”. “Mi sembrava di morire e anche ora mi sentivo strano e ho dolori ovunque”. “Guardi Marco è andata bene perché il personale si è accorto che la sacca di sangue non era quella che spettava a lei, ma era destinata ad un altro paziente che aveva però  un gruppo sanguigno diverso dal suo. Come è  potuto succedere?” – chiese il medico.

“La mattina sono andato all’ambulatorio di ematologia per ricevere il sangue. Ho una anemia importante diagnosticata da poco tempo e i medici erano tutti concordi nel curarla con le  trasfusioni. Dicevano che non riuscivo a riprodurre i globuli rossi dal midollo. Ho provato tante cure poi alla fine hanno deciso così”. “Marco è andata bene”.

“Perché dottore mi ripete queste parole?”. “Poteva morire sicuramente se la quantità di sangue che le era stata trasfusa era abbondante. Quando si verificano certe cose nei vasi del paziente inizia la formazione di coaguli seguita da emorragie importanti in tutte le parti del corpo. Se l’emolisi, cioè la rottura dei globuli rossi, è massiva si può verificare uno shock irreversibile con insufficienza renale e poi la morte”. “Dottore ho capito ho rischiato di morire”. “Vede – disse il medico – lei forse distrattamente ha preso il posto di una persona che non era presente e che aveva un gruppo sanguigno non compatibile al suo. L’emolisi in questi casi è più frequente e più grave : i globuli rossi del donatore incompatibili sono distrutti da anticorpi presenti nel plasma del ricevente”.

“Quindi dottore posso davvero dire che un angelo mi ha aiutato perché ho commesso un vera stupidaggine”.  “Può dire che lei non ha capito la gravità della sua azione che fortunatamente non ha determinato gravi conseguenze. Ma come le è potuto venire in mente…”. “Dottore era mattina presto e avevo da fare tante cose  quando  i sanitari  si sono affacciati in sala di attesa e hanno cominciato a chiamare io ero già arrivato. Una persona non ha risposto all’appello e io per non attendere oltre ho preso il suo posto. Quando sono entrato nella stanza della trasfusione  e mi hanno chiesto se mi chiamavo Andrea io ho risposto affermativamente e dopo poco ero disteso con un ago nel braccio e ho iniziato la trasfusione del sig. Andrea. Non volevo aspettare e pensavo che il sangue fosse per tutti uguale”. “Ma non ha mai sentito parlare di gruppi  sanguigni?” – disse il medico.

“Certo. ma non sapevo che esistevano le compatibilità per me A,B o O erano  la stessa cosa”. “Ha potuto constatare che  non è cosi” disse il medico. fortunatamente ci siamo fermati ad una reazione allergica  che  con una fiala di cortisone si è risolta.”

“Sì, ora lo so… Penso che mi farò fare una medaglietta con inciso il mio gruppo sanguigno… o quello di Andrea?”.