Puntare sull’idrogeno pulito per non rimanere indietro nel processo di transizione ecologica . Ma per farlo il nostro Paese dovrà installare almeno 5 GW di capacità di elettrolisi entro il 2030. Investire sull’ energia pulita rappresenta una delle azioni chiave previste dal PNRR, il cammino perché si arrivi a meta però è ancora lungo, occorrono infatti le giuste tecnologie e una serie di competenze con cui ritagliarsi peraltro un ruolo di tutto riguardo in ambito internazionale.
Per ora si lavora sui fondi e il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il Decreto che dà attuazione all’Investimento 5.2 (M2C2) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La misura mette a disposizione 450 milioni di euro per finanziare progetti finalizzati allo sviluppo della filiera dell’idrogeno verde, elemento fondamentale nel processo di decarbonizzazione dell’industria, dei trasporti e del terziario.
«Il Decreto, in fase di registrazione presso la Corte dei Conti – spiega una nota del MiTE – ripartisce le risorse del PNRR tra le diverse linee progettuali individuate per la realizzazione di impianti per la produzione di elettrolizzatori, i macchinari che consentono di scomporre le molecole di acqua in ossigeno e idrogeno, utilizzando energia pulita da fonti rinnovabili».
L’obiettivo dell’Investimento 5.2 è di realizzare entro giugno 2026 una filiera tutta italiana con stabilimenti che producano elettrolizzatori e componenti associati, per una potenza complessiva annua di almeno 1 gigawatt, che consentirà di soddisfare la domanda di idrogeno verde.
Il decreto attualmente è in fase di registrazione presso la Corte dei Conti e suddivide le risorse tra le diverse linee progettuali. Dei 450 milioni complessivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, «250 milioni sono assegnati a progetti IPCEI (Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo) per la realizzazione di impianti per la produzione di elettrolizzatori e – continua la nota – 200 milioni ad ulteriori progetti» che saranno selezionati attraverso avvisi pubblici di prossima pubblicazione, finalizzati alla realizzazione sia di ulteriori impianti per la produzione di macchinari per elettrolisi, sia di impianti per la produzione di componenti a servizi degli elettrolizzatori stessi.
«Attraverso questo investimento – conclude la nota del Ministro Cingolani – l’Italia punta a espandere il mercato dell’idrogeno e a diventare leader in un settore altamente innovativo, creando nuove competenze e posti di lavoro».