PNRR: MISURE PER LO SVILUPPO DI PARCHI AGRISOLARI E AGRIFOTOVOLTAICO

La rivoluzione verde e la transizione ecologica passa per l’impiego delle energie rinnovabili. Dal Piano le risorse per l’implementazione del fotovoltaico e in particolare per quelle forme che non sono in conflitto con la natura produttiva dei terreni agricoli.

AMBIENTE
Domenico Aloia
PNRR: MISURE PER LO SVILUPPO DI PARCHI AGRISOLARI E AGRIFOTOVOLTAICO

La rivoluzione verde e la transizione ecologica passa per l’impiego delle energie rinnovabili. Dal Piano le risorse per l’implementazione del fotovoltaico e in particolare per quelle forme che non sono in conflitto con la natura produttiva dei terreni agricoli.

Una delle strade per raggiungere la tanto agognata transizione ecologica passa senza ombra di dubbio dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. E questo presenta una serie di misure che favoriscono un sempre maggiore impiego di risorse rinnovabili, come il fotovoltaico ed in particolare di quelle forme come i parchi agrisolari e agrivoltaico in grado di non entrare in conflitto con la natura produttiva dei terreni agricoli.

Una delle principali azioni previste nel PNRR  riguarda proprio la rivoluzione verde e transizione ecologica, come dimostra la cospicua dotazione economica (68,6 miliardi) ad essa destinata. Tale azione si divide nella componente C1 dedicata all’economia circolare e all’agricoltura sostenibile e nell’investimento 2.2, denominato parco agrisolare, e danno ampio spazio alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Nel caso specifico al fotovoltaico e alla creazione di parchi agrisolari.

L’intento è quello di incentivare l’agricoltura sostenibile, ridurre il consumo di suolo destinandone l’uso principale alla produzione alimentare favorendo la sinergia con la produzione di energia e in questo caso specifico da fotovoltaico. Tutto ciò per diminuire di circa 0,8 milioni di tonnellate le emissioni di CO2 grazie all’installazione di una potenza pari a 375000 kW entro il 2026  e non da ultimo far fronte ad un problema che affligge il nostro paese, l’elevato costo dell’ energia.

Il MIPAAF (Ministero delle politiche agricole e forestali) ha pubblicato un avviso di consultazione tecnica a valere sulla componente “economia circolare ed agricoltura sostenibile – investimento parco agrisolare”, con scadenza 31 dicembre 2021.

La dotazione finanziaria prevista fino al 2026 (termine per la messa in opera dei singoli piani) di 1,5 miliardi € (225 milioni di € per il 2021, 425 milioni di € per il 2022) è destinata ad aziende agricole (imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti), aziende agro zootecniche ed agroindustriali. Le imprese beneficiarie hanno la possibilità di investire 250 mila euro per una spesa ammissibile di 1500 € kilowat picco (kWp) e per una potenza massima di 300 kWp.

La misura prevede la copertura dei tetti dei fabbricati di pertinenza dei soggetti interessati con pannelli fotovoltaici, ma anche l’acquisto e la posa in opera dei pannelli in combinazione con altri interventi. Tra questi rimozione e smaltimento dell’amianto dalle coperture, isolamento termico dei tetti, sistema di aerazione collegati alla sostituzione dei tetti. Altre spese ammissibili oltre a quelle tecniche (progettazione, oneri professionali, direzioni lavori, ecc.) interessano anche la mobilità sostenibile con l’implementazione delle colonnine di ricarica e questo anche per i mezzi agricoli.

I criteri di ammissibilità saranno regolati in base a determinate priorità, tra queste: installazioni di un impianto fotovoltaico destinato all’autoconsumo per soddisfare i fabbisogni aziendali; installazione di un impianto fotovoltaico con rimozione dell’amianto; isolamento termico e realizzazione di un sistema di aerazione; installazione di un impianto fotovoltaico con rimozione dell’amianto e realizzazione dell’isolamento termico; installazione di un impianto fotovoltaico con isolamento termico e realizzazione di un sistema di aerazione; installazione di un impianto fotovoltaico con rimozione dell’amianto; installazione di un impianto fotovoltaico con isolamento termico; installazione di un impianto fotovoltaico in aree colpite nell’ultima decade da avversità climatiche, ambientali e sismiche.

A beneficiare degli incentivi i parchi agrisolari che prevedono impianti fotovoltaici (piccoli e medi) installati sui tetti nonché l’autoconsumo. La misura del PNRR prevede un impegno di spesa pari a 1,10 miliardi di € (184,4 milioni di € per il 2022) per lo sviluppo di impianti agrovoltaici dalla capacità di 1,04 GW. Ma di cosa si tratta?

 Sono delle strutture che possono essere definite ibride, costituite cioè da impianti fotovoltaici montati su terreni che, grazie alle loro caratteristiche realizzative cosiddette altezze determinate, permettono di produrre energia da fonti rinnovabili preservando l’utilizzo agricolo dei terreni. Sono impianti che, oltre al raggiungimento degli ormai noti vantaggi in seno alla sostenibilità, garantiscono di ridurre l’abbandono dei terreni con la possibilità di effettuare lavorazioni e trattamenti, di sostenere le colture e di favorirne l’ombreggiamento, la riduzione dell’ evaporazione dei terreni e il recupero delle acque meteoriche, nonché di integrare il reddito aziendale.

In un sistema che entro i prossimi 10 – 15 anni sarà necessariamente obbligato al raggiungimento dell’ indipendenza energetica dai combustibili fossili, è necessario investire quante più risorse possibili per favorire la transizione ecologica attraverso l’impiego di fonti energetiche verdi. É qui che l’impiego del fotovoltaico, sempre che non entri in conflitto con l’agricoltura ma sia parte integrante di essa, può rappresentare una valida alternativa.