Quando è nato Sant’Egle, le vacanze sostenibili non erano ancora “di moda”, il progetto era visionario. “Ma da subito è stato improntato sul benessere dell’ambiente e della persona” racconta Erika Mugnai, uno dei fondatori.
L’eco luxury resort biologico con sede a Sorano, in un’antica Dogana nel 1600 dove coloro che varcavano il confine fra lo Stato Pontificio e il Granducato di Toscana sostavano in cerca di ospitalità e ristoro, ha i minimi livelli di impatto ambientale, è plastic free, si basa sul non spreco, la raccolta acque pluviali, il riciclo totale dei rifiuti, il 100% dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, l’uso di attrezzi elettrici per la manutenzione del verde, la produzione e somministrazione di solo cibi biologici e biodinamici certificati ed a km zero. Coltivano la spirulina, lo zafferano, frutti antichi con cui producono composte 100% frutta senza zuccheri aggiunti, verdura da semi antichi con cui fanno composte gourmet con aceto balsamico IGP, stevia RebA, piante aromatiche da cui realizzano oli essenziali e rimedi naturali, cosmetici a base del nostro olio evo, birre crude e formaggi a latte crudo con caglio vegetale.
“Essere in armonia con la natura e l’ambiente, per noi, è una scelta e priorità di vita essendo, come tutti, amministratori di un futuro migliore”.
Sant’Egle ha aderito per la prima a volta a Primavera d’Impresa, “una vetrina per farci conoscere e venire a contatto con progetti interessanti”. “Prima della pandemia lavoravamo molto con gli stranieri, ma quest’anno sembra siano ancora titubanti a venire in Italia in vacanza, hanno ancora la percezione che sia troppo complicato e che le regole non siano chiare e definite”.