TRASPORTI SOSTENIBILI, SI MOBILITANO LE IMPRESE

L’intervista al Presidente dell’Associazione Imprenditori Mobilità Sostenibile: le prossime sfide del Governo in materia di trasporti e il contributo del settore privato alla “transizione verde”.

AMBIENTE
Pamela Preschern
TRASPORTI SOSTENIBILI, SI MOBILITANO LE IMPRESE

L’intervista al Presidente dell’Associazione Imprenditori Mobilità Sostenibile: le prossime sfide del Governo in materia di trasporti e il contributo del settore privato alla “transizione verde”.

Spostarsi in bicicletta o in monopattino, con un’auto ibrida o elettrica piuttosto che con una a benzina; utilizzare il trasporto pubblico o il car sharing. Sono alcuni dei comportamenti che caratterizzano quel concetto di mobilità sostenibile. Un principio cardine del Piano Next Generation EU e oggetto di discussione nell’ultima Conferenza per il cambiamento climatico dell’Onu, la Cop26, tenutasi a Glasgow lo scorso novembre. Una transizione che rappresenta la premessa a una vera e propria rivoluzione non solo in materia ambientale, ma anche digitale e sociale.

Ne abbiamo parlato con Paolo de Santis, titolare da oltre vent’anni di una piccola impresa del settore Noleggio Con Conducente (NCC) e Presidente dellAssociazione Imprenditori Mobilità Sostenibile (A.I.M.S.) che raccoglie le imprese dei trasporti con l’obiettivo di promuovere la ricerca e la transizione verso una mobilità sempre più sostenibile.

La mobilità sostenibile è di grande attualità. Come è nata l'idea dell'Associazione che presiede e cosa offre di diverso rispetto alle altre realtà impegnate in questo ambito?

Il tutto è nato dal cosiddetto “Gruppo dei 100”: un centinaio di rappresentanti del settore degli NCC che hanno deciso di creare una struttura attraverso cui far valere i propri diritti e allo stesso tempo impegnarsi per una causa comune, quella della sostenibilità. Rispetto ad altre Associazioni ci piace pensare che AIMS possa essere di grande utilità per la sua insita vocazione al servizio, al partenariato, alla collaborazione e all’interazione pubblico/privato per la specifica vocazione alla mobilità sostenibile.

Ci spieghi meglio. Quali sono le iniziative più importanti di AIMS in materia di sostenibilità e quali vantaggi concreti offrono ai cittadini?

Malgrado AIMS sia di recentissima costituzione (siamo sul web dalle 24:00 del 31/12/2021) ritengo sia partita con il piede giusto, cercando di porsi come Associazione di riferimento in virtù della grande esperienza nel trasporto pubblico locale non di linea accumulata negli anni dalle prime imprese associate. Nello specifico, possiamo essere di utilità nell’integrazione tra mobilità pubblica e privata. Un esempio? Una delle negatività che ci ha portato la pandemia è stato il distanziamento sociale. Ebbene la nostra esperienza maturata nel servizio di Noleggio Con Conducente ci consentirebbe di aiutare categorie che si trovano in condizioni di maggiore fragilità (si pensi agli anziani e ai malati con patologie) nello spostarsi in sicurezza verso le loro destinazioni.

Nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sono stati stanziati 18,71 miliardi di euro per rendere il paese più competitivo in materia di energie rinnovabili, elettrificazione, economia circolare. Di questi 750 milioni sono destinati progetti legati alla mobilità elettrica nella cui attuazione sono impegnati il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale (MITD) e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS). Che ne pensa?

Diciamo subito che la ripartizione delle risorse disponibili ci lascia molto perplessi. I 750 milioni per la mobilità elettrica ci sembrano largamente insufficienti. La nostra impressione è che il governo non abbia considerato l’opinione di chi sta sulla strada (NCC, bus, pullman, trasporto merci) preferendo l’opinione della grandi organizzazioni e degli accademici, che hanno più voce in capitolo nelle stanze decisionali. Un esempio? Nel 2035 in tutto il mondo verrà dismessa la produzione di motori termici sia diesel che a benzina. Siamo sicuri che a quella data un pullman possa coprire in elettrico le stesse distanze che copre attualmente e con la stessa tempistica?

Il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Prof. Enrico Giovannini, in materia di trasporto elettrico ha recentemente affermato: "Niente ecoincentivi senza colonnine". Una presa di posizione frutto dei risultati del report pubblicato lo scorso gennaio da Motus-E, secondo cui al 31 dicembre 2021 risultavano installati 26.024 punti di ricarica e 13.233 infrastrutture per circa 136.7541 veicoli immatricolati nello stesso anno. Per incoraggiare gli investimenti sulle infrastrutture di ricarica il governo prevede di investire ben 741,3 milioni di euro dei fondi del PNRR, con possibile pubblicazione del bando relativo alla loro installazione entro giugno di quest’anno. Quale ritiene siano le azioni migliori da intraprendere affinché queste risorse siano impiegate in modo efficiente?

Pensiamo che il Governo debba elaborare un piano strategico, coinvolgendo tutte le parti in causa per rendere vincente qualsiasi spostamento in elettrico sia in auto che con mezzi pubblici. Ad esempio aumentando le linee di metropolitana (si pensi a Roma che nel 2022 ne ha ancora solo tre, funzionanti peraltro anche maluccio). A questo proposito nell’ambito delle incentivazioni ai progetti di mobilità elettrica, entro il 2026 sono previsti “ben” undici chilometri di metro aggiuntivi, meno dei  quindici di nuove funivie in programma. Non servono commenti, vero?

Il settore dell'auto sta attraversando un periodo di crisi, dovuta tra i vari motivi, anche alla carenza o ritardo nella consegna di materiali, semiconduttori e all'incertezza circa la proroga dei "bonus auto". Quale sarà, secondo Lei, l'impatto sulle scelte di mobilità dei cittadini?

Crediamo che la scelta dei cittadini sarà conseguenza dell’efficienza con cui la mobilità elettrica sostituirà quella tradizionale. In altre parole se le nuove auto consentiranno gli spostamenti abituali nella stessa tempistica e a costi non superiori gli utenti non avranno difficoltà a migrare verso il nuovo.

In questo scenario il Governo italiano vuole introdurre nuove e adeguate agevolazioni per la transizione, nell'ambito di una nuova strategia industriale che coinvolge, tra i vari, il Ministero dello Sviluppo economico assieme a rappresentanti di Confindustria e delle imprese del settore. Quali benefici possiamo attenderci?

Personalmente penso che i veicoli elettrici, e in particolare le automobili, necessitino di tantissima ricerca e sviluppo per quantomeno avvicinare le prestazioni delle auto tradizionali. Il Governo dovrebbe favorire tali attività convincendo l’industria a ripensare e riprogettare le auto elettriche, evitando di procedere con adattamenti progressivi delle auto a motore termico. Porto un esempio. Gli ibridi hanno spesso motori elettrici deboli, e ricarica lunga; quando non sono carichi a dovere, risultano più inquinanti dei buoni motori alimentati a combustibili fossili. Pensi che in Belgio il 68% dell’elettrico è ibrido, in Spagna il 65%. Fatti due conti, un pessimo risultato in termini di costi, rendimento, ambiente. Almeno finora.

Vuole segnalarci alcune delle prossime iniziative di AIMS per la mobilità sostenibile?

Per essere nata di recente, AIMS ha portato avanti già un buon numero di iniziative. Abbiamo messo a disposizione i mezzi degli associati per la campagna di vaccinazione anti Covid-19; abbiamo aperto contatti con l’associazionismo delle persone con disabilità per facilitarne gli spostamenti, abbiamo patrocinato  l’evento GreenLab 2022, durante il quale si discuterà con esperti del settore di tecnologie , incentivi e partnership per l’elettrificazione urbanaPer il prossimo futuro, stiamo ragionando di una collaborazione con ExpoMove 2022 e presto metteremo mano a una nostra iniziativa sull’intero settore della mobilità trasportistica, persone e merci con esperti, opinionisti, politici. Ciò che più ci preme in questo momento, tuttavia, è il discorso sulla mobilità incluso nel DDL Concorrenza affinché questo incorpori finalmente nella legislazione italiana il principio europeo del libero mercato abolendo il vincolo territoriale. Francamente dovremmo smetterla di approvare a Bruxelles e Strasburgo regolamenti e direttive che poi disapplichiamo e pagare le multe conseguenti, solo per tardare ad adeguarci alle norme unionali che comunque prevarranno.

Il prossimo 24 febbraio Lei sarà tra i relatori dell'evento online Greenlab 2022 durante il quale presenterà un intervento, un inspirational speech, dal titolo "Agevolazioni, Bonus e Incentivi: le linee guida del Governo per i piani urbani di mobilità sostenibile". Vuole fornirci un'anticipazione a riguardo?

Sinteticamente, a nome dei soci presenterò una critica costruttiva al Governo per come sta impiegando le risorse messe a disposizione. Per noi dovrebbero servire a migliorare il livello di mobilità nel nostro paese, piuttosto che a soddisfare gli interessi di grandi gruppi e organizzazioni.

Per chi volesse è possibile registrarsi a Greenlab 2022 attraverso questo link.